CENNI STORICI
La primitiva chiesa di San Francesco, nella frazione di Ca Rainati, da circa un ventennio è stata demolita. Il titolo precedente era quello di Santa Maria di Loreto e non quello di San Francesco, che venne dato alla chiesa verso il 1850.
Nel 1613 lsepo Rainati faceva costruire la chiesa per sua devozione e per le esigenze spirituali delle diverse famiglie del colmello di Veggiane...
La chiesa non usufruì mai del lascito di don Paolo Rainati, nominato nel suo testamento il 30 novembre 1695, fin tanto che i contadini, per la grave situazione creatasi, provvidero con laiuto del parroco alle necessità della chiesa stessa.
Nel 1753 una relazione affermava che "loratorio del sig. dott. Paolo Rainati da Castelfranco V.to era tenuto con lultima indecenza, per non aver alcuno di loro spender un soldo in quello". Il calice e la patena erano sospesi fino ad una nuova doratura e riparazione con lobbligo "che alcun sacerdote possi celebrar messa da morto senza il paramento da morto, non doversi servire del paonazzo come facevano" e si stabiliva che "nel termine di due mesi sia fatta una nuova porta allingresso laterale" pena la sospensione delloratorio stesso. Il nobile Manfrotti di Treviso con i Rainati aveva allora il giuspatronato della chiesa. Nel 1789 il vescovo ordinava che "fossero restaurate le finestre di vetro, imbiancate e rese decenti le pareti interne".
Nel 1832 il nobile Antonio Enrico Rainati con un atto di suo pugno dava luso completo ed assoluto delloratorio agli abitanti del colmello.
Estinti i Rainati e la proprietà passata a nuovi padroni, loratorio rimase alla fabbriceria locale. Limportanza e luso della chiesa vennero meno quando fu realizzata la nuova chiesa parrocchiale di San Zenone.
Durante la prima guerra mondiale, loratorio fu utilizzato come rifugio di alcuni profughi di Possagno, dal novembre del 1917 al giugno 1918, guidati dai Padri Cavanis: padre Zamattia e padre Ambrosi.
Costruzione della nuova Chiesa - Il vecchio asilo
Già al tempo di mons. Bianchetto si era avvertita la necessità di costruire una nuova chiesa a Ca Rainati perché il vecchio oratorio non bastava più a contenere i fedeli, sempre più numerosi.
Ledificazione della nuova chiesa fu decisa dal successore di mons. Gallina, il giovane parroco don Carlo Bernardi. I lavori di costruzione iniziarono nel 1921, poi proseguiti da mons. Oddo Stocco fino alla definitiva copertura. Larciprete Stocco rifinì la chiesa e laprì al culto. Il vescovo Mantiero concesse lautonomia parrocchiale, solo nel 1954, quando alla chiesa fu assicurato un beneficio di 5 campi, lasciati in testamento alla chiesa da don Bernardi. Fu creato, quindi, un reggitore provvisorio della parrocchia, col titolo di vicario, nella persona di don Giovanni Turcato, il quale dopo pochi mesi lasciò il posto al primo parroco di Ca Rainati, don Mario Cancian.
Una deposizione, un altare ligneo con un paliotto rappresentante la Trinità e due tele dì San Giuseppe e di San Francesco costituiscono il suo patrimonio artistico.
La chiesa conserva pure una statua della titolare, la Vergine Lauretana. Del Beato Giordano Forzatè esiste una pala, dovuta al pennello di Carlo Giovanni Bevilacqua, e datata 1803.
La parrocchiale conserva due pale del 1986, una rappresentante padre Kolbe, di Enzo Alberton, laltra San Francesco, di Giampietro Martini.
La scuola materna di Ca Rainati fu voluta da don Carlo Bernardi, che già nel 1922, come risulta dai documenti presenti in archivio parrocchiale, aveva cominciato a muoversi per costruire questo edificio scolastico.
Portato a termine nel 1925, fu inaugurato dal vescovo Mons. Longhin e iniziò la sua attività nel 1925 con 125 bambini.
Dedicato al Sacro Cuore , nel 1927 i bambini iscritti erano 118, di cui 57 maschi e 61 femmine.
Don Mario Cancian ampliò ledificio, costruendo una nuova ala con refettorio e servizi igienici.
Esso è retto dalle Suore Maestre di Santa Dorotea che da alcuni anni formano comunità unica con quelle di San Zenone,
VEDUTE AEREE DI IERI E DI OGGI ...
TUTTE LE FOTO SONO PROPRIETA' DELLA PARROCCHIA DI CA' RAINATI